Page 9 - Impresa Artigiana CNA Piemonte Nord maggio 2020
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IMPRESA AR TIGIANA STORIE DI AR TIGIANI
Luca Caldarola - Pasticceria Caldarola - Novara
Noi non abbiamo mai smesso di lavorare, anche quando il decreto
ha imposto la chiusura dei negozi e quindi anche dei nostri punti vendi-
ta. Ma dopo lo shock iniziale ci siamo subito detti: e adesso cosa fac-
ciamo? Non ci siamo mai persi d’animo e nemmeno abbiamo perso
tempo. Il nostro vantaggio è che siamo un’attività con una struttura ar-
ticolata, quindi è bastato riorganizzarsi adattandosi alla situazione.
Avevamo già un fugoncino refrigerato per le consegne, social net-
work attivi e aggiornati. Abbiamo deciso di preparare ‘un menù’ con le
tipologie di prodotti che potevamo realizzare, limitando la scelta, an-
che perché facciamo fatica a volte a recuperare le materie prime.
Per le festività di Pasqua anche se presenti solo in cinque, visto che su
15 dipendenti siamo stati costretti a chiedere la cassa integrazione per
10, abbiamo dovuto rinunciare a circa la metà delle richieste. Ci è
spiaciuto, ma abbiamo dovuto calibrare in base alle possibilità di con-
segna con un solo mezzo di trasporto adeguato. I nostri prodotti sono
però arrivati ai clienti anche indirettamente attraverso collaborazione
che avevamo già avviato con altri commercianti della zona. La nostra crema spalmabile è venduta on line
su un sito di e-commerce di un amico. I dolci hanno continuato ad essere presenti sulle tavole dei novaresi
attraverso un ristorante che fa consegne a domicilio, che riforniamo abitualmente.
Pensiamo che dietro questa situazione difficile si nascondano anche delle opportunità che dobbiamo
cogliere. Incrementare il servizio a domicilio è una priorità: è un servizio valido di cui stiamo scoprendo ora i
vantaggi, ma che potrà diventare una nuova via per la vendita dei prodotti. Stiamo già lavorando per pre-
parare una nostra App per le prenotazioni, in cui si potrà pagare con due click, velocizzare il servizio e ac-
contentare i clienti. Penso che il prossimo investimento sarà quello di acquistare un nuovo furgone. Per usci-
re da questa situazione dobbiamo pensare prima di tutto a cavarcela con le nostre forze e le nostre idee,
tutto quello che arriva poi come aiuto è in più.
Marcello Maffeis - Macelleria Maffeis Marcello - Vogogna (VB)
Sto lavorando senza sosta, fino a 14 ore al giorno, per garantire il servi-
zio ai clienti. Questa situazione ha fatto aumentare gli acquisti nei negozi
di paese. Dobbiamo quindi cercare di offrire tutta la gamma degli ali-
mentari. Devo rifornire il negozio anche di prodotti come pasta, riso e si-
mili che prima compravano meno. Ho attivato il servizio di consegna a
domicilio fin da quando è stato possibile farlo. In paese ci sono tante per-
sone anziane, è il minimo che potessi fare. Ho dovuto anche chiedere
l’aiuto di un’altra persona per le consegne.
In tutto questo non ci guadagno niente perché il servizio di consegna
è gratuito, non sarebbe giusto in questo momento farlo pagare. Io e gli
altri negozianti del paese stiamo cercando di fare tutto il possibile per la
nostra comunità. Ci auguriamo che questo sforzo venga apprezzato. Le
precauzioni sanitarie sono aumentate: io usavo già sempre i guanti mo-
nouso, ho dovuto acquistare le mascherine a prezzi decisamente alti, da-
ta la scarsità.
In questo periodo la mia vita non è stata stravolta come è invece capitato ad altri imprenditori, lavoro
sempre con passione e impegno, sapendo che quello che faccio è necessario per le persone.
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