Page 6 - Impresa Artigiana CNA Piemonte Nord maggio 2020
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SPECIALE STORIE DI ARTIGIANI




                          L’EMERGENZA COVID-19



                           VISSUTA E RACCONTATA



          DA ARTIGIANI E IMPRENDITORI CNA,



                            QUANDO L’ORGOGLIO



                    È PIÙ FORTE DELLA PANDEMIA





             Durante i giorni dell’emergenza abbiamo raccolto le testimonianze di molti
             associati di categorie differenti. A loro abbiamo chiesto come stavano
             affrontando questo difficile periodo. Ecco le loro storie nelle interviste raccolte
             nel mese di aprile, all’interno di un momento che farà parte della Storia. Le
             pubblichiamo in questa prima parte del giornale. Nella seconda parte trovate
             le notizie relative all’attività della CNA in questo periodo.






        Antonella Croce - Mudra Beauty e SPA - Vercelli


           Abbiamo cominciato a renderci conto che qualcosa stava
        cambiando la prima settimana di marzo. Nei giorni precedenti si
        parlava già del virus, ma non c’erano decreti, restrizioni e paure,
        per cui il lavoro non ne stava risentendo.
           Da marzo è cominciata la fatica psicologica fra noi: abbiamo
        deciso di evitare il più possibile di parlare con le clienti di que-
        st’argomento per continuare ad offrire un clima sereno, una ‘bol-
        la’ dove rilassarsi un attimo e non pensarci. Sabato 7 marzo, al ter-
        mine della giornata, ho salutato le ragazze con il solito ‘ci vedia-
        mo martedì’. E invece domenica 8 è arrivato il decreto con le limi-
        tazioni anche per la provincia di Vercelli e le prime indicazioni sul-
        le attività che avrebbero dovuto chiudere. Pensavo bastasse
        chiudere la parte dedicata alla SPA, come previsto. Dopo averci
        pensato e aver cercato soluzioni per garantire almeno il servizio di
        estetica, ho parlato con le mie dipendenti e già il martedì 10 ho
        deciso di chiudere, ancora prima dell’obbligo arrivato con il decreto del giorno dopo. Abbiamo disdetto
        tutti gli appuntamenti, ho spento il riscaldamento e mi sono portata a casa documenti di vario genere, non
        sapendo come si sarebbe evoluta la situazione e per quanto tempo avremmo dovuto tenere chiuso.
           Ho pubblicato un post sulla pagina facebook del centro con l’avviso di chiusura e una foto-collage di
        noi con i nostri figli. Era simbolico. Da quel momento sono passate settimane. Come imprenditrice e datore


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