Page 8 - Impresa Artigiana CNA Piemonte Nord maggio 2020
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STORIE DI AR TIGIANI                                                         IMPRESA AR TIGIANA





        Luisa Maria Vergano - Novatir srl (autotrasporto) - Novara

                                               Fino al 23 marzo abbiamo lavorato normalmente, dal 25 alla prima
                                            settimana di aprile abbiamo ridotto al 50%, quella successiva aveva-
                                            mo 2 o 3 mezzi attivi su 14. Praticamente la nostra azienda di trasporto
                                            si è fermata come le altre attività ‘non essenziali’.
                                               Ci occupiamo di trasporto intermodale internazionale. Uno dei pro-
                                            blemi che ha complicato ulteriormente la situazione è stato l’interruzio-
                                            ne al trasporto dovuto al deragliamento del treno sulla linea Friburgo-
                                            Basilea.
                                               Non possiamo neanche diversificare e fare consegne ad aziende
                                            italiane, perché sono chiuse e non ricevono merci. Ho diversi rimorchi
                                            carichi da prima dello stop che sarebbero stati pronti per partire, ma le
                                            aziende a cui sono destinate non possono lavorare e altre hanno di-
                                            sdetto gli ordini per paura. Mano a mano anche tutti i Paesi europei
                                            hanno chiuso, perciò non è possibile importare e nemmeno esportare.
           La situazione è drammatica. La mia azienda ha 17 dipendenti, di cui 14 autisti. Prima a turno sono stati
        qualche giorno in ferie, poi ho dovuto chiedere la cassa integrazione. I problemi più grandi si vedranno da
        maggio. Fino a marzo siamo stati coperti con gli incassi, poi non abbiamo più lavorato e incassato. E a mag-
        gio ci saranno da pagare come sempre il gasolio, i pedaggi autostradali, gli stipendi.
           Di soldi messi da parte non ce ne sono quasi più. Noi piccoli e medi imprenditori li avevamo già utilizzati
        per sopravvivere alla crisi del 2008. Allora però era avvenuto tutto più lentamente, c’era il tempo per ragio-
        nare e anche per trovare delle soluzioni. Ora no. Tutto improvviso e senza paracadute.
           Abbiamo bisogno di aiuti immediati o questa situazione porterà alla morte di tante aziende, oltre che
        delle persone per la malattia.



        Massimo Pasteris - Autotrasportatore - Vercelli


           Mi considero molto fortunato in questo momento. Chi lavora co-
        me me per il settore alimentare non si è fermato, anzi, ha dovuto
        aumentare il ritmo.
           Per la prima volta in 34 anni di attività, quest’anno lavoro fino al-
        la vigilia di Pasqua, periodo in cui di solito i mezzi pesanti non posso-
        no circolare. La richiesta è aumentata. Non c’è traffico e non ci so-
        no code, per cui si fa più in fretta del solito e questo è un lato posi-
        tivo. Non ci sono ostacoli e nemmeno controlli per i camion, quindi
        siamo agevolati nelle consegne. Ma ci sono anche disagi, come
        ad esempio le aree di sosta e i servizi sulle autostrade chiuse. Gli au-
        totrasportatori che viaggiano anche per molti chilometri non hanno
        nemmeno i servizi di base.
           L’autotrasporto è però un comparto variegato. Se c’è chi in
        questo periodo lavora forse anche di più, c’è chi ha i mezzi fermi.
        Penso ad esempio a chi lavora per il settore delle auto, la logistica,
        il trasporto di persone.
           Sono certo che ci sarà crisi anche per questo settore, si dovranno affrontare problemi legati al credito,
        ai tempi di pagamento. Cosa succederà in futuro nessuno lo può sapere. Nessuno si sarebbe ma aspetta-
        to una crisi dovuta a causa di un nemico invisibile. Di una cosa sono certo: cambieranno le nostre abitudi-
        ni, sia personali che lavorative.


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