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Caro gasolio e Superbonus, le reazioni di CNA su provvedimenti e dichiarazioni

Da una parte i positivi interventi contro il caro gasolio adottati dal Consiglio dei Ministri, dall’altra le dichiarazioni del presidente del Consiglio che mettono in discussione gli incentivi all’edilizia, in particolare il Superbonus. Le reazioni di CNA su provvedimenti e affermazioni del Governo di questi giorni si muovono tra soddisfazione e delusione.

Positivi gli interventi contro il caro gasolio

CNA Fita mercoledì 4 maggio 2022 ha espresso soddisfazione per i provvedimenti adottati dal Governo contro il caro gasolio contenuto nel ‘Decreto Aiuti’.

La soddisfazione è per la previsione del credito d’imposta del 28% alle imprese dell’autotrasporto conto terzi, che si aggiunge alla proroga fino all’8 luglio del taglio delle accise sul gasolio, contenuta nelle misure approvate dal Consiglio dei ministri per combattere il caro carburante.

Si tratta di provvedimenti tanto attesi dagli autotrasportatori, che contribuiranno a ridurre il peso crescente del costo del gasolio, sempre meno sopportabile dalle imprese. Questi risultati sono merito anche dell’impegno di CNA FITA che si è fatta parte attiva e propositiva con il governo per contrastare gli effetti della crisi prima scaturita dall’emergenza sanitaria e poi dalla guerra in Ucraina.

Sorpresa e delusione per le dichiarazioni sul Superbonus

CNA ha espresso invece sorpresa e delusione venerdì 6 maggio 2022 per le valutazioni sul Superbonus 110% da parte del Presidente del Consiglio intervenendo in aula all’Europarlamento a Strasburgo il giorno prima.

La misura ha dimostrato infatti di coniugare le esigenze di riqualificazione energetica degli immobili residenziali e di funzionare da volano per l’intero comparto delle costruzioni e della ripresa economica del Paese.

Sorprende in particolare la continua messa in discussione degli incentivi all’edilizia che sono parte integrante della programmazione della politica economica approvata dal Governo e dal Parlamento attraverso il DEF e la Legge di Bilancio. Si alimenta così un clima di incertezza, anche per le continue modifiche normative, che scoraggia la propensione agli investimenti, proprio mentre la congiuntura mostra preoccupanti segnali di debolezza.

Per CNA la necessaria azione di monitoraggio sulle misure non giustifica la prospettiva di archiviare a breve l’esperienza dell’incentivo. Piuttosto, da tempo sollecitiamo l’avvio di un confronto con il Governo per definire un assetto organico del sistema degli incentivi all’edilizia, anche rivedendo l’entità dei benefici, in un quadro di certezze per i committenti e le imprese e di stabilità nel tempo che rappresentano le condizioni essenziali per l’efficacia dei provvedimenti.

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