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CNA, sbloccare i crediti d’imposta per investimenti 4.0 del 2023 fermati dal decreto Salva Conti

Le imprese che hanno realizzato investimenti in beni strumentali nell’ambito del programma Industria 4.0 dal 17 aprile non possono utilizzare i relativi crediti d’imposta. È quanto lamenta la CNA sollecitando lo sblocco urgente dei crediti maturati dalle imprese per investimenti effettuati nel corso del 2023.

Il decreto Salva Conti di fine marzo ha introdotto l’obbligo per le imprese di comunicare l’ammontare complessivo degli investimenti, effettuati o in programma, che beneficiano di agevolazioni fiscali.

Il nuovo obbligo di comunicazione comprende anche gli investimenti in beni strumentali nuovi 4.0, materiali e immateriali, relativi al 2023, per i quali la compensazione dei crediti maturati e non ancora utilizzati è tuttavia subordinata alla trasmissione di una specifica comunicazione, le cui modalità non sono state ancora varate dal Mimit (Ministero delle Imprese e del Made in Italy).

In attesa del provvedimento, l’Agenzia delle Entrate ha disposto la sospensione dell’utilizzo in compensazione.

“Il blocco – sottolinea il direttore CNA Piemonte Nord Marco Pasquino – colpisce le imprese che hanno realizzato investimenti ma non possono utilizzare i relativi crediti. A giudizio della CNA l’esigenza di monitorare l’ammontare dei crediti d’imposta non può bloccare l’utilizzo di agevolazioni fiscali legittimamente maturate, fermo restando che l’obbligo di comunicazione sarà rispettato dalle imprese non appena sarà disponibile il nuovo modello per effettuarla”.

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