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Lotteria scontrini, CNA chiede un credito d’imposta per i costi di adeguamento

La lotteria degli scontrini rischia di diventare una spesa aggiuntiva per i piccoli commercianti che non possono permettersi, soprattutto in questi tempi grami, il lusso di perdere clienti.

I registratori di cassa vanno aggiornati e corredati di apposite apparecchiature per acquisire e trasmettere i dati dei clienti. Al fine di alleggerire l’onere conseguente alla partecipazione alla lotteria degli scontrini, CNA chiede che, in aggiunta alla deducibilità dal reddito d’impresa del costo sostenuto per l’adeguamento dei registratori di cassa, sia riconosciuto agli esercizi commerciali anche un credito d’imposta pari al 50% di questo costo.

“E’ stato un errore non avere prorogato l’entrata in vigore della Lotteria – afferma inoltre Maria Grazia Pedrini, responsabile CNA Commercio Piemonte Nord – perché i commercianti non sono pronti. L’incertezza sulle chiusure e riaperture dei negozi, degli esercizi di somministrazione e dei servizi ha rallentato le operazioni di adeguamento dei dispositivi, per contro, le società di assistenza, in questa fase, non riescono a stare dietro a tutte le richieste e fanno quello che possono. Ci aspettavamo che il Governo accogliesse le nostre richieste, avanzate a livello nazionale, di spostare almeno a giugno l’avvio della lotteria ma, probabilmente, la crisi politica sopraggiunta ha distolto l’attenzione da questo problema”.

“Da questa situazione noi piccoli commercianti usciamo ulteriormente penalizzati, non solo per gli alti costi di aggiornamento in un momento di difficoltà economiche – aggiunge Paolo Romeo, presidente CNA Commercio Piemonte Nord – ma anche perché subiamo ancora una volta la concorrenza della grande distribuzione e delle grandi catene commerciali che, essendo più strutturate, hanno già adeguato i loro terminali. Di conseguenza, in questo momento, gli acquisti diventano più appetibili da loro. Infine, siamo d’accordo sul principio di incentivare l’uso della moneta elettronica per contrastare l’evasione fiscale, ma le iniziative a favore dei consumatori che privilegiano questa scelta devono assolutamente essere accompagnate dalla riduzione delle spese che noi commercianti dobbiamo sostenere per i dispositivi e per le transazioni”.

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