Il Consiglio dei Ministri ha approvato venerdì 19 marzo 2021 il nuovo ‘Decreto Sostegni’, con l’obiettivo di dare un aiuto alle imprese e ai lavoratori autonomi che hanno subito ingenti danni dalle chiusure forzate causa Covid-19. Il decreto è entrato in vigore oggi, martedì 23 marzo 2021, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Al momento non sono ancora disponibili le modalità operative per richiedere i contributi a fondo perduto spettanti.
È stato però anticipato che la domanda dovrà essere inviata attraverso un nuovo portale gestito dall’Agenzia delle Entrate (simile a quello per la richieste dei precedenti contributi a fondo perduto), al quale potranno accedere direttamente le imprese e gli intermediari con credenziali SPID, Carta d’identità elettronica, CNS, credenziali Entratel/fisconline. La piattaforma dovrebbe essere on line dal 30 marzo, mentre i primi pagamenti dovrebbero partire dal 6 aprile.
Di seguito riportiamo le misure d’interesse per le imprese e i lavoratori autonomi.
Contributo a fondo perduto per imprese e professionisti
Sono previsti contributi a fondo perduto per circa 3 milioni di imprese e professionisti che nel 2020 hanno perso almeno il 30% del fatturato medio mensile rispetto al 2019.
I contributi saranno pari a una percentuale del calo di fatturato medio mensile registrato nel 2020 rispetto al 2019.
Cinque le fasce di ristoro basate sul fatturato 2019:
- 60% della perdita media mensile per fatturati inferiori a 100.000 euro
- 50% per fatturati fra 100.000 e 400.000 euro
- 40% per fatturati fra 400.000 e 1 milione di euro
- 30% per fatturati fra 1 e 5 milioni di euro
- 20% per fatturati fra 5 e 10 milioni di euro.
Novità sul contributo a fondo perduto per imprese e professionisti rispetto al Decreto Ristori
È stato eliminato il riferimento ai codici ATECO e innalzata a 10 milioni di euro la soglia massima di fatturato dei soggetti beneficiari.
Gli aiuti saranno compresi fra un minimo di 1.000 euro per le persone fisiche, 2.000 euro per le persone giuridiche e un massimo di 150.000 euro per beneficiario.
Anche le start up potranno accedere ai ristori. Per i soggetti che hanno attivato la Partita Iva dal 1° gennaio 2019, ai fini della media, sono considerati i mesi successivi a quelli di attivazione della Partita Iva.
Altre politiche per le imprese e i lavoratori autonomi
È stato aumentato di 1,5 miliardi il Fondo per l’esonero dei contributi previdenziali dovuti dai lavoratori autonomi e dai professionisti che nel 2020 hanno subito un calo del reddito superiore al 33% rispetto al 2019.
Sostegno al lavoro e protezione dei lavoratori
Misure per il sostegno al reddito dei lavoratori:
– proroga fino al 30 giugno 2021 della Cassa Integrazione Ordinaria senza contributi addizionali;
– proroga fino al 31 dicembre 2021 della Cassa Integrazione in Deroga e assegno ordinario legati all’emergenza Covid.
Proroga del blocco dei licenziamenti:
– fino al 30 giugno 2021 per i lavoratori delle aziende che dispongono di CIG ordinaria e CIG straordinaria;
– fino al 31 ottobre 2021 per i lavoratori delle aziende coperte da strumenti in deroga.
Misure fiscali
È stata disposta la cancellazione delle cartelle esattoriali fino a 5.000 euro del periodo 2000-2010 per i soggetti con reddito inferiore a 30.000 euro.
È stata prevista la definizione agevolata degli avvisi bonari sui periodi di imposta 2017 e 2018 per i soggetti che hanno subito un calo del volume d’affari del 30% rispetto al 2019.
È stata prorogata la sospensione delle attività di riscossione coattiva fino al 30 aprile.
Per informazioni rivolgersi al Servizio Contabilità-Fiscale e al Servizio Paghe CNA Piemonte Nord.