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Le richieste della CNA al Governo per il 2016

Le richieste della CNA al Governo per il 2016: deduzione totale dell’Imu sugli immobili strumentali e consistente taglio dell’Irap

Cosa ci aspettiamo per il 2016? Più lavoro, meno tasse, meno burocrazia, più credito. Nell’attesa che queste richieste si tramutino con la Legge di Stabilità in provvedimenti concreti, così che possiamo vederne finalmente gli effetti, per Natale avanziamo due richieste al Governo che potrebbero essere esaudite facilmente: chiediamo che l’IMU sugli immobili strumentali sia totalmente deducibile e un taglio consistente dell’Irap per le piccole imprese. Entrambe le misure permetterebbero un diminuzione della pressione fiscale totale.

Per la CNA l’IMU sugli immobili strumentali è una tassa sbagliata, perché colpisce beni che in sé non danno reddito, ma sono indispensabili a produrlo. E, cosa forse più grave ancora, è una misura controproducente. Rappresenta un ostacolo agli investimenti e alla creazione di occupazione. Ed è per rimuoverlo che la CNA chiede al Governo di dare un segnale forte abolendo questo ostacolo allo sviluppo.

Oggi i capannoni, i laboratori, i negozi, indispensabili agli imprenditori per le loro attività, spesso sono tassati come fossero appartamenti di lusso. Inoltre, l’IMU è deducibile dal reddito dell’impresa appena per il 20% di quanto viene pagato.

Uno studio curato dal Centro Studi e dal Dipartimento Politiche Fiscali della CNA spiega infatti che, se l’anno prossimo fosse consentita la deducibilità totale dell’IMU sugli immobili strumentali, la pressione fiscale complessiva sulle piccole imprese passerebbe in un sol colpo dal 62% al 58,2%.
Per la città di Novara, per esempio, si passerebbe dal 58,3% al 55,7% (-2,60%), per Verbania dal 58,7% al 56,1% (-2,60%), Vercelli passerebbe dal 59,3% al 56,2% con una riduzione del 3,10%.

La CNA chiede inoltre che vengano definiti con precisione i soggetti che devono pagare l’Irap e quelli che ne saranno esclusi e lavorare sull’innalzamento della franchigia Irap, al di sotto della quale scatta l’esenzione, per alleggerire il peso record della pressione fiscale totale.

Le stime, messe a punto dal Centro Studi e dal Dipartimento Politiche Fiscali della CNA, indicano che la nuova franchigia Irap, stabilita dal Governo a 13mila euro, nel 2016 consentirà di ridurre la pressione fiscale complessiva sulle piccole imprese dello 0,2 per cento, portandola al 62 per cento.
Se la franchigia Irap fosse elevata a 20mila euro, la pressione fiscale totale calerebbe al 61,4 per cento. Con la franchigia a 30mila euro, scenderebbe al 60,5 per cento.

Per la CNA sarebbe una boccata di ossigeno per le imprese, un volano per lo sviluppo. Siamo concreti, non crediamo alle favole, e queste richieste non sono un sogno. Si può fare.

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