Il Decreto Aiuti ha previsto che i datori di lavoro anticipino a luglio un’indennità una tantum contro il ‘caro vita’ dell’importo di 200 euro ai lavoratori dipendenti destinatari, nel primo quadrimestre dell’anno, della riduzione contributiva dello 0,80%. La prestazione anticipata al dipendente sarà poi recuperata dai datori di lavoro tramite conguaglio nell’ambito della denuncia Uniemens del medesimo mese.
Sebbene la norma disponga che i datori di lavoro riconoscano l’indennità ‘in via automatica’, la liquidazione non è subordinata alla semplice verifica di questa condizione, vale a dire la spettanza della riduzione contributiva per almeno una mensilità nel corso del primo quadrimestre del 2022.
I datori di lavoro, infatti, potranno provvedere alla liquidazione del trattamento se, nel frattempo, abbiano ricevuto dallo stesso una dichiarazione in cui è attestato di non essere titolare di uno o più trattamenti pensionistici e di non appartenere ad un nucleo familiare beneficiario del reddito di cittadinanza.
L’attività a luglio, consistente nel riconoscimento dell’indennità, dovrà quindi essere preceduta dal censimento delle posizioni contributive dei lavoratori in tema di maturazione del diritto alla riduzione contributiva nel periodo previsto dalla norma e dalla raccolta delle attestazioni dell’assenza di una delle due cause ostative alla liquidazione.
L’adempimento sembra prospettarsi, inoltre, come un’attività da svolgere e concludere a luglio, senza possibilità di riprese o strascichi nei periodi di paga successivi.
Ne deriva che, in considerazione dei tempi ristretti, della potenziale numerosità di aventi diritto, della complessità e della istantaneità della procedura (associata al solo mese di luglio), è utile che i datori di lavoro definiscano e organizzino per tempo i passaggi utili all’erogazione dell’una tantum.
Per informazioni, Servizio Paghe CNA Piemonte Nord.
