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Aumenti delle tariffe autostradali, CNA Fita chiede la revoca immediata

Gli aumenti delle tariffe autostradali scattati puntualmente anche in questo inizio d’anno sono ingiustificati e devono essere revocati. Per la CNA la rete autostradale italiana e il servizio sono inadeguati.

La CNA chiede al Governo di revocare immediatamente gli aumenti delle tariffe autostradali riconosciuti ai concessionari come ogni inizio d’anno.

“Il mondo dell’autotrasporto sembra avere una sola certezza – afferma Marco Pasquino, responsabile CNA Fita Piemonte Nord – il 1° gennaio, puntualmente, arrivano gli incrementi dei pedaggi a fronte di miglioramenti della qualità del servizio solo presunti. Questi miglioramenti non vengono infatti riscontrati né dagli utenti, né dalle associazioni degli autotrasportatori professionali. I pedaggi autostradali rappresentano la terza voce di costo dopo personale e carburante, con un impatto di circa il 10%, nei costi di un’azienda di autotrasporto di merci per conto terzi. Un mezzo che esegue trasporti di linea nazionali effettua oltre il 70% della sua percorrenza annua su autostrade a pedaggio”.

Per la A4 Torino-Milano l’aumento è stato dell’8,34%, per la A26 Voltri-Sempione dell’1,51%.
Per la CNA il Governo non può riconoscere che l’autotrasporto professionale italiano ha i costi più cari d’Europa e poi continuare a penalizzarlo.

“E’ venuto il momento – sottolinea – di aggiornare le modalità di adeguamento annuale delle tariffe, un meccanismo sostanzialmente automatico in vigore dal 2007, per tenere conto in maniera più appropriata della qualità del servizio reso dai concessionari. Continuiamo a registrare, infatti, l’inadeguatezza della rete autostradale italiana“.

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