È entrata in vigore il 1° gennaio 2025, dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale il 31 dicembre 2024, la Legge di Bilancio 2025 (Legge 207/2024).
Di seguito pubblichiamo una sintesi delle principali misure contenute nella Legge di Bilancio 2025 in materia di fisco, lavoro e alcune di previdenza, d’interesse per le imprese e gli imprenditori, selezionate da CNA Piemonte Nord. Segnaliamo che in alcuni casi sono necessari decreti attuativi per rendere operative le misure.
Per informazioni rivolgersi al Servizio Fiscale e al Servizio Paghe di CNA Piemonte Nord.
Aliquote IRPEF e detrazioni fiscali
Sono state introdotte a regime le disposizioni che erano state previste per il solo anno 2024:
• riduzione del numero delle aliquote Irpef da quattro a tre (23% fino a 28.000 euro, 35% oltre 28.000 euro e fino a 50.000 euro, 43% oltre 50.000 euro);
• incremento (da 1.880 euro a 1.955 euro) della detrazione per lavoro dipendente e alcuni redditi per la prima fascia di reddito, ossia 15.000 euro di reddito complessivo.
Taglio del cuneo fiscale
Ai titolari di reddito di lavoro dipendente con reddito complessivo non superiore a 20.000 euro è riconosciuta una somma determinata applicando specifiche percentuali decrescenti all’aumentare del reddito.
Ai titolari di reddito di lavoro dipendente con reddito complessivo superiore a 20.000 euro è riconosciuta una detrazione dall’imposta lorda, rapportata al periodo di lavoro, di importo pari a 1.000 euro se il reddito complessivo è superiore a 20.000 euro ma non a 32.000 euro, e progressivamente decrescente rispetto ai 1.000 euro fino ad azzerarsi raggiunta la soglia dei 40.000 euro.
La percentuale della detrazione è determinata in base al reddito da lavoro dipendente che va rapportato ad anno ed è applicata al reddito da lavoro dipendente dichiarato.
Il sostituto di imposta eroga la somma in via automatica al dipendente. La somma erogata al dipendente è poi recuperata dal datore di lavoro sostituto di imposta in compensazione in F24. Se non spettante, la somma erogata nei vari periodi di paga deve essere recuperata a fine anno o alla cessazione del rapporto, in seguito all’effettuazione del conguaglio. Al superamento di 75.000 euro di reddito complessivo, viene contingentata la fruibilità delle detrazioni d’imposta maturate dal contribuente a fronte del sostenimento di oneri e spese nell’anno.
Vengono introdotte modifiche riguardo la detrazione per carichi di famiglia, in particolare con riferimento ai figli e agli altri familiari. L’entità della detrazione non è stata modificata, ma cambiano le condizioni soggettive richieste per figli e altri familiari, che si fanno più restrittive.
Incentivo fiscale nuove assunzioni
È stato prorogato l’incentivo fiscale per nuove assunzioni nei periodi 2025-2027 con deduzione del costo del personale per incrementi occupazionali. Viene prorogata quindi per i tre periodi d’imposta successivi a quello in corso al 31/12/2024, la maggiorazione del 20% della deduzione relativa al costo del lavoro incrementale derivante da assunzioni di dipendenti a tempo indeterminato, nei limiti e alle condizioni già previste.
Misure in materia di trattenimento in servizio
Sono stati prorogati gli incentivi economici per i lavoratori che maturano, entro il 31/12/2025, i requisiti per l’accesso al trattamento di pensione anticipata flessibile (cosiddetta Quota 103). Se questi lavoratori, pur maturando i requisiti per la pensione ‘Quota 103’, decidono di proseguire il servizio, possono rinunciare all’accredito della quota di contributi IVS a proprio carico e percepire, in busta paga, tale quota di contribuzione. Questa quota, che il datore di lavoro corrisponde interamente al lavoratore anziché versarla all’ente previdenziale, è esclusa dall’imponibile fiscale.
La misura è estesa ai soggetti che, entro il 31/12/2025, maturano i requisiti contributivi per la pensione anticipata (42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne).
Decontribuzione lavoratrici madri
Dal 2025 c’è un parziale esonero della quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico di lavoratrici madri dipendenti e autonome. Le lavoratrici devono essere madri di due o più figli e l’esonero contributivo spetta fino al mese del compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo. Dal 2027, per le madri di tre o più figli, l’esonero contributivo spetta fino al mese del compimento del 18° anno di età del figlio più piccolo.
L’esonero contributivo spetta se la retribuzione o il reddito imponibile ai fini previdenziali non è superiore a 40.000 euro su base annua. Per le lavoratrici autonome il parziale esonero contributivo va parametrato al valore del minimale di reddito imponibile ai fini del versamento dei contributi previdenziali dovuti alle gestioni dei contributi e delle prestazioni previdenziali degli artigiani e degli esercenti attività commerciali.
Requisiti per la Naspi
Dal 2025 ci sono nuovi requisiti contributivi per ottenere la Naspi in caso di dimissioni volontarie o risoluzioni consensuali, seguite da un evento di cessazione involontaria per cui si richiede la prestazione: servono almeno 13 settimane di contribuzione dall’ultimo evento di cessazione volontaria avvenuto nei 12 mesi precedenti la cessazione involontaria.
Detassazione del lavoro notturno e straordinario nei giorni festivi per i dipendenti di strutture turistico-alberghiere
È stato riproposto lo specifico incentivo della detassazione del lavoro notturno e del lavoro straordinario nei giorni festivi per questa categoria di lavoratori.
La misura è rifinanziata per il solo 2025 e solo per le prestazioni svolte in parte dell’anno. La struttura della misura è identica a quella delle precedenti due annualità. Nel 2025 è invece stata estesa la finestra temporale di maturazione del bonus rispetto a quella del 2024: l’intervallo agevolato decorre sempre al primo gennaio ma termina il 30 settembre, anziché il 30 giugno.
Welfare aziendale
Per i periodi d’imposta 2025, 2026 e 2027, viene incrementato il limite di esenzione fiscale e contributiva per il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti, oltre che per le somme erogate o rimborsate agli stessi lavoratori dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale, delle spese per la locazione dell’abitazione principale o per gli interessi sul mutuo relativo all’abitazione principale.
Sono previste soglie differenti per lavoratori con figli a carico (2.000 euro, su dichiarazione al datore di lavoro, indicando il codice fiscale dei figli) e per gli altri lavoratori (1.000 euro).
Auto aziendali
È stata modificata la disciplina della tassazione dei redditi di lavoro dipendente nei casi di concessione in uso promiscuo ai dipendenti di autoveicoli, motocicli e ciclomotori prevedendo che concorre alla formazione del reddito un ammontare pari al 50% dell’importo corrispondente ad una percorrenza convenzionale di 15.000 chilometri. Questa percentuale è ridotta al 10% nei casi in cui i veicoli concessi ai dipendenti siano a trazione esclusivamente elettrica a batteria, oppure al 20% per i veicoli elettrici ibridi plug in.
Le nuove disposizioni si applicano ai contratti stipulati dal 1° gennaio 2025.
Tracciabilità delle spese
Per le trasferte o le missioni fuori del territorio comunale, i rimborsi delle spese per vitto, alloggio, viaggio e trasporto, effettuati mediante autoservizi pubblici non di linea, non concorrono a formare il reddito da lavoro dipendente se le spese sono effettuate con metodi tracciabili.
Ai fini del reddito da lavoro autonomo sono deducibili se effettuate con i metodi tracciabili, le spese relative a prestazioni alberghiere e di somministrazione di alimenti e bevande e le spese per viaggio e trasporto, effettuati mediante autoservizi pubblici non di linea, addebitate analiticamente al committente, così come i rimborsi analitici relativi alle stesse spese sostenute per le trasferte dei dipendenti, oppure corrisposti a lavoratori autonomi.
Interventi in materia di premi di produttività
Come per il 2023 e il 2024, in materia di detassazione dei premi di risultato erogati dai datori di lavoro ai dipendenti, è prevista la riduzione dell’aliquota di tassazione nella misura del 5%, in sostituzione dell’ordinaria misura del 10%.
La misura agevolativa è concessa sempre in via transitoria, ma questa volta per un triennio invece che per una sola annualità, trovando pertanto applicazione ai premi di risultato erogati negli anni d’imposta 2025, 2026 e 2027.
Regime forfetario e lavoro dipendente
Solo per l’anno 2025 è previsto l’innalzamento da 30.000 a 35.000 euro della soglia di reddito da lavoro dipendente e assimilato percepita nell’anno precedente, superata la quale i soggetti percettori non possono avvalersi del regime forfetario ex L. n. 190/2014.
Possono quindi continuare ad applicare il regime forfettario i contribuenti che nel 2024 hanno percepito redditi di lavoro dipendente e assimilati anche superiori a 30.000 euro, ma non superiori alla nuova soglia di 35.000 euro.
Rideterminazione del valore di terreni e partecipazioni
Viene introdotto a regime, quindi in modo definitivo, la rideterminazione del costo di acquisto delle partecipazioni, negoziate e non negoziate, e dei terreni edificabili e con destinazione agricola. L’imposta sostitutiva da versare viene fissata nella misura del 18%, rispetto a quella prevista precedentemente pari al 16%.
Assegnazione agevolata beni ai soci
Vengono riaperti i termini sia per l’assegnazione e cessione agevolata ai soci di beni immobili e di beni mobili registrati non strumentali, sia per la trasformazione in società semplice di società commerciali, di persone o di capitali, che hanno per oggetto esclusivo o principale la gestione dei citati beni. L’agevolazione spetta per le operazioni realizzate entro il 30 settembre 2025. Le imposte sostitutive previste dovranno essere versate per il 60% entro il 30 settembre 2025, mentre per la restante parte entro il 30 novembre 2025.
Estromissione dei beni delle imprese individuali
Sono stati riaperti i termini per l’estromissione agevolata dell’immobile strumentale dell’imprenditore individuale. Per usufruire dell’agevolazione bisogna versare un’imposta sostituiva pari all’8% sulle plusvalenze realizzate sui beni destinati a finalità estranee all’esercizio dell’impresa.
L’imposta sostitutiva dovrà essere versata per il 60% entro il 30 novembre 2025, mentre per la restante parte entro il 30 giugno 2026. L’opzione di estromissione dovrà avvenire entro il 31 maggio 2025.
Modifiche al credito d’imposta Transizione 4.0
La legge di Bilancio 2025 ha introdotto modifiche al credito d’imposta per investimenti in beni strumentali 4.0. In particolare, viene abrogato per il 2025 il credito d’imposta per investimenti in beni immateriali 4.0. Il credito sarebbe ammesso se l’investimento sia stato prenotato entro il 31.12.2024, con acconto del 20% e accettazione da parte del venditore, per effettuare poi gli investimenti nel termine ‘lungo’ del 30.6.2025. Conseguentemente, l’agevolazione non spetterebbe più per gli investimenti non prenotati effettuati nel 2025.
Nuova Sabatini
Viene rifinanziare la Nuova Sabatini, con l’obiettivo di continuare a dare sostegno agli investimenti produttivi delle PMI. Lo stanziamento delle risorse viene incrementato di:
− 400 milioni di euro per l’anno 2025;
− 100 milioni di euro per l’anno 2026;
− 400 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2027 al 2029.
Detrazione delle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici
La legge di Bilancio 2025 anticipa al 1° gennaio 2025 l’entrata in vigore prima prevista al 1° gennaio 2028, dell’aliquota di detrazione ridotta del 30% per le spese agevolate per interventi di riqualificazione edilizia (attualmente fissata al 36%).
Bonus ristrutturazione (cosiddetto ‘Bonus Casa’)
Viene introdotto un regime transitorio che prevede un innalzamento di aliquota e di massimale rispetto a quelli a regime (30% e 48.000 euro come limite di spesa) graduandoli però al ribasso in base all’anno di sostenimento di spesa (anno 2025-2026 e 2027) e alla tipologia di immobile (abitazione principale o meno).
Nel 2025 l’aliquota è al 50% per i proprietari o per i titolari di diritti reali che adibiscono l’unità ad abitazione principale e il 36% per gli interventi eseguiti su unità immobiliari non abitazioni principali.
Nel 2026 e nel 2027, le due aliquote passano, rispettivamente, al 36% e al 30%. Il massimale di spesa è fissato a quota 96.000 euro.
La detrazione continua a spettare nella misura del 50% (quindi anche per le spese sostenute dall’1.1.2025) per gli interventi di sostituzione del gruppo elettrogeno di emergenza esistente con generatori di emergenza a gas di ultima generazione. Sono stati esclusi dall’applicazione della nuova detrazione gli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili.
Ecobonus
Nel 2025 l’aliquota è al 50% per i proprietari o per i titolari di diritti reali che adibiscono l’unità ad abitazione principale e al 36% per gli interventi eseguiti su unità immobiliari non abitazioni principali.
Nel 2026 e nel 2027, le due aliquote passano rispettivamente al 36% e al 30%. Sono stati esclusi dall’applicazione della nuova detrazione gli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili.
Bonus mobili
È stata ufficializzata la proroga per il 2025 del bonus mobili mantenendo le regole attuali, ossia l’acquisto correlato ad un intervento di ristrutturazione e un tetto di spesa pari 5.000 euro.
Superbonus
Viene limitata la possibilità per il 2025 di fruire del beneficio ai soli interventi già avviati entro il 15 ottobre 2024 e con presentazione:
– della Cila se gli interventi sono diversi da quelli effettuati dai condomìni;
– della Cila e delibera condominiale se gli interventi sono effettuati dai condomìni;
– dell’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo, se gli interventi comportano la demolizione e la ricostruzione degli edifici.
Per le spese Superbonus sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023 viene riconosciuta la facoltà di ripartire la detrazione spettante in dieci quote annuali tramite la presentazione di una dichiarazione dei redditi integrativa. Il termine è quello previsto per la presentazione della dichiarazione relativa al periodo d’imposta 2024.
Inoltre, è previsto che, nel caso in cui dalla dichiarazione integrativa emerga un maggiore debito d’imposta, la maggiore imposta è versata dal contribuente, senza applicazione di sanzioni e interessi, entro il termine per il versamento del saldo delle imposte sui redditi dovute in relazione al periodo d’imposta 2024.