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Dichiarazione Iva assente o parziale, l’Agenzia avvisa e indica il rimedio

L’Agenzia delle Entrate, attraverso una semplice procedura di comunicazione, informa e allo stesso tempo suggerisce come regolarizzare eventuali violazioni in ambito di dichiarazione Iva allo scopo di promuovere l’adempimento spontaneo.

Se dopo la verifica delle fatture elettroniche e dei corrispettivi giornalieri trasmessi, risulta che non sia stata presentata la dichiarazione Iva per l’anno d’imposta 2023, o anche che alla presentazione della dichiarazione manca il quadro VE o ci sono operazioni attive dichiarate per un ammontare inferiore a mille euro, cifra minore rispetto all’ammontare delle cessioni rilevanti effettuate nel medesimo periodo d’imposta, l’Agenzia procede con una comunicazione alle imprese.

In pratica invia un avviso attraverso la PEC (casella di posta elettronica certificata) che rimane anche nel Cassetto Fiscale degli interessati e nel portale Fatture e Corrispettivi del sito dell’Agenzia.

Nella comunicazione vengono indicate le modalità con cui i destinatari possono richiedere informazioni o segnalare all’Agenzia eventuali elementi, fatti e circostanze che non sono noti, e quelle attraverso le quali regolarizzare errori od omissioni e beneficiare della riduzione delle sanzioni previste per le violazioni stesse.

Questo avviso permette infatti al contribuente che non lo ha fatto, di presentare la dichiarazione Iva entro 90 giorni dalla scadenza del termine ordinario, cioè dallo scorso 30 aprile, beneficiando dello sconto sulle sanzioni previsto dal ravvedimento operoso, oppure di rimediare agli eventuali errori od omissioni commessi nella dichiarazione inviata, presentandone una integrativa con il versamento delle maggiori imposte, degli interessi e delle sanzioni in misura ridotta.

Queste modalità possono essere adottate sia nel caso la violazione sia già stata constatata, oppure che siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di controllo, di cui gli interessati abbiano avuto formale conoscenza.

Sono invece vietati, se è già stato notificato un atto d’accertamento, o se è già arrivata una comunicazione di irregolarità.

Per informazioni rivolgersi al Servizio Fiscale CNA Piemonte Nord.

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