Con l’entrata in vigore del D.Lgs. n. 14 del 2019 (Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza), all’imprenditore non è chiesto di evitare il rischio d’impresa, ma di saperlo gestire e prevenire, percependo tempestivamente il momento in cui il rischio si materializza e minaccia la continuità aziendale, in modo da poter dare una risposta tempestiva allo stesso ed evitare di far precipitare le cose con evidenti danni per l’intero sistema coinvolto, come ad esempio creditori, dipendenti, erario, clienti, fornitori.
Per fornire agli imprenditori titolari d’impresa informazioni utili su questi temi, il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili (CNDCEC) con la Fondazione ADR Commercialisti, l’Università di Firenze e la Fondazione CR Firenze ha predisposto un vademecum per le piccole e medie imprese su come prevenire e gestire le difficoltà dell’impresa.
Il documento evidenzia come per una gestione preventiva e proattiva delle difficoltà dell’impresa, in vista dell’impatto che la crisi può avere non solo sull’imprenditore, ma anche sui terzi, sono intervenute recenti riforme che si muovono in due direzioni:
– da una parte, richiedendo a tutti gli imprenditori (individuali e societari) di dotarsi di una struttura capace di rilevare tempestivamente ogni difficoltà economico-finanziaria;
– dall’altra, introducendo strumenti innovativi che l’imprenditore può attivare per gestire le difficoltà, una volta rilevate, con la collaborazione di alcune o tutte le sue controparti, in primo luogo i creditori. Questi strumenti sono potenzialmente molto efficaci, anche e soprattutto quando vi si ricorre per tempo.