I sostegni per l’autoproduzione di energia diventano realtà. CNA esprime un forte apprezzamento alle modifiche al PNRR approvate dalla cabina di regia a Palazzo Chigi nei giorni scorsi. Queste modifiche recepiscono infatti alcune proposte presentate dall’Associazione oltre un anno fa per accelerare la capacità di messa a terra delle risorse rispettando le scadenze del Piano.
Nello specifico, è stato recepito il sostegno all’autoproduzione di energia attraverso l’utilizzo dei tetti dei capannoni delle imprese per l’installazione di impianti fotovoltaici, utilizzando quindi fonti rinnovabili per l’autoconsumo e sfruttando l’enorme potenziale offerto dalle piccole imprese.
Secondo stime di CNA possono essere coinvolte circa 200mila micro e piccole imprese con una nuova potenza installata di quasi 9 GW, senza consumare territorio.
La misura offre l’opportunità di accelerare il processo della transizione green. Ma ha anche un vantaggio che si traduce in un risparmio immediato per le imprese sulla voce ‘energia’ utilizzata per la propria attività.
“Da una rilevazione effettuata – dichiara Marco Pasquino, direttore CNA Piemonte Nord – abbiamo stimato che in base ai dati attuali, grazie all’autoproduzione, le imprese possono risparmiare da subito mediamente 15.000 euro all’anno sulle bollette, con un andamento crescente negli anni successivi”.
“Il progetto di CNA recepito nelle modifiche al PNRR approvate dal Governo con uno stanziamento di 6,3 miliardi di euro – aggiunge Massimo Pasteris, presidente CNA Piemonte Nord – offre l’opportunità di accelerare il processo della transizione verde, attivando investimenti anche da parte delle piccole imprese con ricadute positive sull’intera economia”.
Tra le proposte di CNA avanzate al Governo nei mesi scorsi per uscire dalla stagnazione e dall’incertezza, aveva trovato ampio spazio quella del sostegno all’autoproduzione di energia delle imprese attraverso l’installazione di impianti fotovoltaici sui tetti dei capannoni delle imprese.
In particolare, ricordiamo che era stata avanzata per contrastare il problema del ‘caro energia’ in occasione dell’indagine indagine Monitor realizzata da CNA a livello regionale nella seconda metà del 2022 e poi inserita tra le richieste e proposte delle imprese per il 2023.