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Assunzione donne svantaggiate, istruzioni per l’esonero pervidenziale sperimentale

A seguito dell’autorizzazione della Commissione europea, così come è avvenuto per la misura che riguarda gli under 36, l’Inps ha fornito le istruzioni per consentire la fruizione dell’esonero dal versamento del 100% dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro per l’assunzione di donne ‘svantaggiate’ nel periodo che va dal 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2023, come previsto dalla Legge di Bilancio 2023.

Il limite massimo è di:
– 6.000 euro annui (500 euro mensili), per le assunzioni (a tempo determinato/indeterminato) e le trasformazioni a tempo indeterminato, anche part-time, di donne svantaggiate, effettuate dal 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2022;
– 8.000 euro annui (666,66 euro mensili), per le assunzioni (a tempo determinato/indeterminato) e le trasformazioni a tempo indeterminato, anche part-time, di donne svantaggiate, effettuate dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023.

Il diritto alla fruizione di questa misura è subordinato al rispetto dei principi generali in materia di incentivi all’assunzione, al DURC, al rispetto delle norme sulle condizioni di lavoro e sull’assicurazione obbligatoria dei lavoratori, alla verifica dell’incremento occupazionale netto.

Questi esoneri non sono cumulabili con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento previsti dalla normativa vigente.

Con riferimento alla durata del periodo agevolato, l’Inps conferma che gli incentivi spettano:

– fino a 12 mesi, in caso di assunzione a tempo determinato;
– per 18 mesi, in caso di assunzione a tempo indeterminato;
– per complessivi 18 mesi dalla data di assunzione, in caso di trasformazione a tempo indeterminato di un rapporto a termine agevolato;
– per complessivi 18 mesi dalla data di trasformazione, in caso di trasformazione a tempo indeterminato di un rapporto a termine non agevolato.

Secondo le norme in vigore sono considerate ‘svantaggiate’ le lavoratrici:

– donne con almeno cinquant’anni di età e disoccupate da oltre dodici mesi;
– donne di qualsiasi età, residenti in regioni ammissibili ai finanziamenti nell’ambito dei fondi strutturali dell’Unione europea prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi;
– donne di qualsiasi età che svolgono professioni o attività lavorative in settori economici caratterizzati da un’accentuata disparità occupazionale di genere e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi;
– donne di qualsiasi età, ovunque residenti e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno ventiquattro mesi.

Per informazioni, Servizio Paghe CNA Piemonte Nord.

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