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Buoni carburante, esclusa l’esenzione contributiva per l’anno 2023

In sede di conversione in legge del Decreto Trasparenza è stato approvato un emendamento in base al quale, per l’anno 2023, l’agevolazione relativa ai buoni carburante concessi dai datori di lavoro privati ai dipendenti rileva esclusivamente ai fini fiscali e non anche ai fini contributivi.

Questo significa che nel limite massimo di 200 euro annui, il valore dei buoni è escluso dall’imponibile Irpef, mentre è assoggettato a contributi previdenziali.

Vista questa novità, i datori di lavoro che avessero già erogato buoni carburante nell’anno 2023, considerandoli esenti dal punto di vista sia fiscale che contributivo, saranno chiamati a versare all’Inps le differenze contributive.
Le nuove disposizioni si applicano dalla competenza marzo 2023, mentre per la sistemazione dei mesi  di gennaio e febbraio 2023 si devono attendere le istruzioni dell’Inps.

Ricordiamo che la disciplina dei buoni carburante contenuta nel Decreto Trasparenza prevede che:
– accedono all’agevolazione i dipendenti di datori di lavoro privati, anche se non imprenditori;
– il beneficio fiscale opera nel limite di 200 euro per lavoratore;
– l’erogazione può riguardare sia i rifornimenti di carburante per l’autotrazione (come benzina, gasolio, GPL e metano) che le ricariche di veicoli elettrici;
– i buoni possono essere corrisposti ad personam oppure in sostituzione dei premi di risultato;
– il costo di acquisto è integralmente deducibile dal reddito d’impresa se i buoni sono riconducibili al rapporto di lavoro.

Per informazioni rivolgersi al Servizio Fiscale e al Servizio Paghe CNA Piemonte Nord.

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