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Legge di Bilancio 2023 sulla previdenza, ecco le novità per lavoratori e cittadini

Principali provvedimenti della Legge di Bilancio 2023 sulla previdenza

La Legge di Bilancio 2023 contiene diversi provvedimenti sulla previdenza, in materia fiscale, del lavoro, che interessano le imprese e anche i cittadini.

Qui di seguito riassumiamo le misure della Legge di Bilancio 2023 sulla previdenza che riguardano lavoratori e cittadini.

I responsabili e i consulenti del Servizio Paghe, del CAF e del Patronato CNA Epasa Itaco sono disponibili a fornire gli approfondimenti.

Assegno Unico

A partire dal 1° gennaio 2023 si prevede l’incremento del 50% della misura base per l’assegno a ciascun figlio di età inferiore a un anno e per ciascun figlio di età compresa tra 1 e 3 anni, nel caso di famiglie con almeno 3 figli e con ISEE fino a 40.000€.
Per i nuclei familiari con quattro o più figli a carico, dal 1° gennaio 2023 la maggiorazione forfettaria dell’assegno si attesta a 150€ anziché ai precedenti 100€.
Inoltre viene strutturalmente equiparata la presenza nel nucleo familiare di un figlio maggiorenne a carico disabile con il figlio minorenne a carico.

Pensioni, Quota 103 e altre novità

È ufficiale l’introduzione di Quota 103, canale sperimentale per accedere alla pensione anticipata. Per accedervi è necessario il raggiungimento di almeno 41 anni di anzianità contributiva e almeno 62 anni di anzianità anagrafica. Potranno accedervi i lavoratori pubblici e privati ma anche i lavoratori autonomi e parasubordinati purché rientrino nell’ambito di gestione dell’INPS. La domanda d’accesso può essere inoltrata anche successivamente al 2023, purché il soggetto in questione maturi il requisito entro il 31 dicembre 2023.

I commi 286 e 287 della nuova Legge di Bilancio, vogliono garantire la presenza di dipendenti che decidano di rimanere in servizio, pur avendo maturato, entro il 31 dicembre 2023, i requisiti minimi per l’accesso al trattamento di “pensione anticipata flessibile”, con una misura alternativa all’esodo, ossia misure di favore per continuare a lavorare. In particolare il lavoratore dipendente che, pur avendo maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2023 prosegue l’attività lavorativa, può rinunciare all’accredito contributivo della quota dei contributi a proprio carico, chiedendo allo stesso tempo al datore di lavoro la corresponsione a proprio favore dell’importo corrispondente. In tal caso aumenterebbe il reddito disponibile del soggetto che decide volontariamente di rimanere in forza.

Opzione Donna

Rinnovata ‘Opzione Donna’, ma con regole molto più stringenti che ne limitano il campo di applicazione.Possono accedere al trattamento pensionistico anticipato le lavoratrici che entro il 31 dicembre 2022 abbiano maturato un’anzianità contributiva pari almeno a 35 anni e un’età anagrafica di almeno 60 anni (che viene ridotta però di un anno per ogni figlio), nel caso in cui si sia in possesso di questi specifici requisiti:
1. assistenza da almeno sei mesi al coniuge o un parente di primo grado convivente con un handicap grave, un parente o affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap grave abbiano compiuto 70 anni, oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o deceduti o mancanti;
2. riduzione della capacità lavorativa uguale o superiore al 74%;
3. lavoratrici licenziate o dipendenti da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale presso la struttura per le crisi d’impresa. In tal caso si avrà la riduzione di due anni a prescindere dal numero di figli avuti dalla lavoratrice.

Aumento dell’importo delle pensioni

In via eccezionale a partire dal 1° gennaio 2023 viene riconosciuto un incremento delle pensioni ‘minime’ erogate dall’Inps. L’incremento è pari ad 1,5 punti percentuali per l’anno 2023 e a 2,7 punti percentuali per l’anno 2024, ed è ancora maggiore per i soggetti di età pari o superiore a 75 anni.

Leggi le novità della Legge di Bilancio 2023 in ambito fiscale

Leggi le novità della Legge di Bilancio 2023 nell’ambito del lavoro

Leggi le novità della conversione in Legge del Decreto Aiuti quater

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