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Legge di Bilancio 2023, ecco i principali provvedimenti nell’ambito del lavoro d’interesse per le imprese

I provvedimenti della Legge di Bilancio 2023 nell’ambito del lavoro

La Legge di Bilancio 2023 contiene diversi provvedimenti nell’ambito del lavoro, fiscale e sulla previdenza che interessano le imprese e anche i cittadini.

Qui di seguito riassumiamo le misure della Legge di Bilancio 2023 nell’ambito del lavoro. I responsabili e i consulenti del Servizio Paghe CNA Piemonte Nord sono disponibili a fornire gli approfondimenti.

Imposta sostitutiva sui premi di risultato e Fringe Benefit

Riduzione dal 10% al 5% dell’aliquota dell’imposta sostitutiva sui premi di risultato derivanti dalla contrattazione collettiva di secondo livello. La Legge di Bilancio 2023 non ha confermato l’innalzamento della soglia dei Fringe Benefit a 3.000 €, riportando quindi la soglia a 258,23 € per il 2023. (L’innalzamento era stato previsto per il 2022 dal Decreto Aiuti quater, convertito in Legge nei giorni scorsi. Qui le norma).

Esonero parziale dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti

Per l’anno 2023 rimane in vigore l’esonero del 2% sulla quota dei contributi previdenziali IVS (Invalidità, Vecchiaia, Supersiti) a carico del lavoratore, a condizione che la retribuzione imponibile non ecceda l’importo mensile di 2.692 €, elevabile al 3%, se non supera l’importo mensile di 1.923€.

Incentivi al trattenimento in servizio dei lavoratori

Viene previsto uno specifico incentivo a favore dei lavoratori dipendenti che decidono di rimanere in servizio, pur avendo maturato, entro il 31 dicembre 2023, i requisiti minimi per l’accesso al trattamento di ‘pensione anticipata flessibile’.
Il lavoratore potrà scegliere tra:
– continuare a versare la quota di contributi a proprio carico in modo da aumentare l’importo della pensione futura;
– godere dell’incentivo, rinunciando all’accredito contributivo della quota a proprio carico ricevendo il valore della quota stessa.
È atteso il decreto ministeriale per la definizione delle modalità attuative.

Proroga dell’esonero contributivo per assunzioni

I datori di lavoro che, nel corso del 2023, assumono o trasformano a tempo indeterminato lavoratori beneficiari del reddito di cittadinanza hanno diritto, per un periodo massimo di 12 mesi, l’esonero dal versamento del 100% dei complessivi contributi previdenziali, fino a 8.000 euro. Sono esclusi i rapporti di lavoro domestico.

L’esonero è esteso alle assunzioni o trasformazioni a tempo indeterminato effettuate nel 2023 di giovani under 36, che non siano stati occupati a tempo indeterminato con lo stesso o un altro datore di lavoro nel corso dell’intera vita lavorativa per un periodo massimo di 36 mesi. Anche in questo caso l’agevolazioni corrisponde al 100% entro 8.000 euro annui, con esclusione dei premi INAIL.

È prorogato anche per l’anno 2023 l’esonero contributivo totale, esclusi i premi INAIL, per le donne cosiddette ‘svantaggiate’ per le assunzioni o trasformazioni a tempo indeterminato, nonché per le assunzioni a tempo determinato ed eventuale proroga.

Stesso imposrto di 8.000 euro annui per un massimo di 12 mesi elevabili a 18 in caso di assunzioni o trasformazioni a tempo indeterminato.

L’efficacia è condizionata all’autorizzazione della Commissione europea.

Disposizioni in materia di lavoro agile per soggetti fragili

Prorogato al 31 marzo 2023 il diritto dei lavoratori dipendenti affetti dalle patologie e in altre condizioni di difficoltà individuate dal decreto del Ministro della salute 4 febbraio 2022, di svolgere la prestazione lavorativa in modalità agile anche attraverso l’adibizione a diversa mansione.

Modifiche alla disciplina delle prestazioni occasionali

Si interviene sulla disciplina delle prestazioni occasionali, inerenti al Contratto di prestazione occasionale (CPO), introdotti in sostituzione dei vecchi buoni lavoro.

Queste le novità:
– aumento da cinque a dieci mila euro nel corso di un anno il limite massimo di compensi che possono essere corrisposti dal datore di lavoro con riferimento alla totalità dei prestatori. Resta, invece, fermo a 5 mila euro il compenso massimo percepito da ciascun prestatore;
– estensione dell’utilizzo anche alle attività lavorative di natura occasionale svolte nell’ambito delle attività di discoteche, sale da ballo, night-club e simili (ATECO 93.29.1);
– incremento da 5 a 10 il numero massimo di lavoratori subordinati a tempo indeterminato in forza per poter ricorrere a contratti di prestazione occasionale.

Leggi le novità della Legge di Bilancio 2023 in ambito fiscale

Leggi le novità della Legge di Bilancio sulla previdenza

Leggi le novità della conversione in Legge del Decreto Aiuti quater

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