È entrato in vigore il 6 marzo 2021 il nuovo DPCM che detta le regole fino al 6 aprile per la gestione della pandemia. La situazione in Italia e in Piemonte in particolare, ha una veloce evoluzione. Nei prossimi giorni potrebbero quindi essere emanate regole più stringenti per la limitazione della diffusione del virus.
Di seguito segnaliamo alcune novità d’interesse per le imprese introdotte dal nuovo DPCM e dei chiarimenti utili.
Attività servizi alla persona
Le attività di parrucchieri (al pari di barbieri, estetiste, tatuatori, piercer e toelettatori) devono chiudere nelle zone rosse. Sono consentite nel rispetto dei protocolli di sicurezza e delle linee guida ormai noti, solamente nelle zone bianche, gialle e arancioni.
Attività ristorazione
Per le attività di ristorazione valgono tutte le regole precedenti riguardo le chiusure e gli orari per l’asporto e la consegna a domicilio. Unica novità è che alle enoteche (codice ateco 47.25) viene consentito l’asporto dopo le 18, derogando il divieto precedente previsto per le attività senza somministrazione.
Il Ministero del Lavoro ha chiarito che nei territori classificati come aerea arancione e comunque dove sono sospese le attività di ristorazione, “sia consentito lo svolgimento, nel rispetto delle misure di contenimento del contagio, dell’attività di ristorazione all’interno dei pubblici esercizi in favore di lavoratori di aziende, con le quali l’esercizio abbia instaurato un rapporto contrattuale avente per oggetto la somministrazione di alimenti e bevande”. Si chiarisce che, alle stesse condizioni, è consentita anche l’attività di catering continuativo. Per agevolare l’attività di controllo è necessario che l’esercente tenga a disposizione la copia del contratto sottoscritto con l’azienda che usufruisce del servizio di mensa o di catering continuativo e l’elenco dei lavoratori che lo utilizzano.
Attenzione: la nota ministeriale esclude espressamente la possibilità di svolgere le attività indicate a favore dei liberi professionisti e titolari di partita Iva, in quanto viene a mancare il principio del servizio reso alla collettività.
Attività commerciali
Ricordiamo che all’interno dei centri commerciali nelle giornate festive e prefestive possono rimanere aperte esclusivamente queste tipologie di attività: farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, lavanderie e tintorie, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie.
Attività produttive
Come è ormai noto, tutte le attività produttive possono continuare a svolgere le loro attività ma devono seguire scrupolosamente i protocolli di sicurezza e le linee guida specifiche per il proprio settore.
Scarica la circolare del Ministero dell’Interno con le novità.
CNA Piemonte Nord è sempre a disposizione delle imprese per informazioni.