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CNA, grande impresa e PA rispettino i termini di pagamento. Serve liquidità per ripartire

L’emergenza COVID–19, con la chiusura della maggior parte delle aziende e la forte riduzione dei fatturati anche per quelle che possono continuare ad essere operative, sta innescando un pericoloso effetto a catena di blocco dei pagamenti.

“Questo meccanismo deve essere interrotto immediatamente – afferma Elio Medina, direttore CNA Piemonte Nord – prima che la rottura dell’anello più debole della catena determini uno stato di crisi per l’intero sistema economico del nostro Paese, come era accaduto nel 2008 e potrebbe accadere anche oggi, con effetti ancora più devastanti. Occorre ribadire che tutti i soggetti sono tenuti a rispettare i tempi di pagamento, in particolare modo la grande impresa e la Pubblica amministrazione”.

“E’ però necessario sostenere gli artigiani e le piccole imprese con potenti iniezioni di liquidità – sostiene Donato Telesca, presidente CNA Piemonte Nord – in proporzione al fatturato andato perso, in modo che possano onorare i pagamenti verso i fornitori. Si tratta di un’operazione straordinaria ma indispensabile, con l’erogazione di prestiti di lieve entità, assistiti da una garanzia pubblica gratuita. Chiediamo pertanto di elevare a 50 mila euro l’ammontare dei crediti definiti di importo ridotto in modo da ampliare la platea delle piccole imprese che possono accedere alla procedura semplificata di accesso al Fondo di garanzia e avviare un circolo virtuoso per aiutarle così a pagare i propri fornitori e ad essere a loro volta pagate”.

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