La pressione fiscale sulle imprese è in lievissima diminuzione rispetto allo scorso anno, ma solo grazie all’innalzamento al 50% della deducibilità dell’IMU sugli immobili strumentali.
Lo attesta il sesto rapporto annuale ‘Comune che vai fisco che trovi’, elaborato dall’Osservatorio permanente CNA sulla tassazione delle Pmi, su 141 Comuni d’Italia, tra cui Novara, Vercelli e Verbania.
L’indagine ha calcolato il Total tax rate (aliquota fiscale totale) e individuato il Tax free day (giorno libero dalle tasse) e il reddito medio mensile disponibile.
In termini di classifica generale, i tre capoluoghi delle province di quest’area si piazzano entro le prime 31 posizioni, con un prelievo fiscale sui profitti delle imprese poco al di sotto del 60%. Meglio del fanalino di coda Reggio Calabria, che applica un’aliquota totale del 69,8%, contro il 53% di Bolzano, il comune più virtuoso. Un carico in ogni caso troppo pesante, che va alleggerito per consentire la crescita e lo sviluppo dell’economia locale e nazionale.
Caratteristiche della rilevazione e situazione nel territorio della CNA Piemonte Nord
La rilevazione ha preso in esame un’impresa campione con queste caratteristiche: impresa individuale con 5 dipendenti: 3 operai a tempo indeterminato; un operaio a tempo determinato e un impiegato a tempo indeterminato, con un costo complessivo del lavoro di 165.000 euro. Un laboratorio di 350 metri quadri e un negozio di 175. Oltre all’IRPEF e ai contributi previdenziali sono stati conteggiati i principali tributi locali (IMU, TARI).
Questi i dati relativi al 2019
Verbania 20° in classifica, tassazione totale 56,4%, primo giorno senza tasse 24 luglio, reddito mensile disponibile 1.815 euro;
Novara 22° in classifica, tassazione totale 56,8%, primo giorno senza tasse 25 luglio, reddito mensile disponibile 1.800 euro;
Vercelli 31° in classifica, tassazione totale 57,5%, primo giorno senza tasse 28 luglio, reddito mensile disponibile 1.771 euro.
Una situazione lievemente migliorata rispetto all’anno scorso, quando a Verbania la tassazione totale era del 57,4%; a Novara del 57,8%; a Vercelli del 58,6%.
Una situazione che però non si avvicina ancora allo status registrato nel 2011: Verbania 56,2%; Novara 56,4%; Vercelli 56,7%.
I commenti di CNA Piemonte Nord
“Questa lieve flessione del carico fiscale registrato nel 2019 – spiega il direttore della CNA Piemonte Nord Elio Medina – è il risultato dell’innalzamento al 50% della deducibilità dell’IMU sugli immobili strumentali, vale a dire i capannoni e i negozi dove hanno sede le imprese, introdotto dalla Legge di Bilancio 2019 su forte richiesta della CNA che ne ha fatto un cavallo di battaglia. Negli ultimi anni qualche altro passo in avanti è stato compiuto. Sono state, infatti, trasformate in legge alcune nostre importanti proposte, come ad esempio l’introduzione del regime forfettario di tassazione del reddito d’impresa, l’introduzione del regime di cassa per la determinazione del reddito delle imprese in contabilità semplificata, l’abrogazione degli studi di settore. Ma il percorso è solo all’inizio”.
“Il prelievo sulle imprese – commenta il presidente della CNA Piemonte Nord Donato Telesca – è ancora troppo elevato. Il fisco è l’elemento che più di tutti penalizza la crescita e lo sviluppo del nostro Paese e delle nostre imprese. A ogni cambio di Governo si riaccende in noi la speranza dell’avvio di una stagione nuova, improntata sulla trasparenza, la semplicità, la stabilità delle regole e, soprattutto, sulla ragionevolezza del prelievo. Molto, insomma, rimane ancora da fare per arrivare a un fisco più equo e sostenibile per noi artigiani e piccoli imprenditori. Secondo noi occorre agire immediatamente anche per semplificare il sistema, ancora molto complesso. Al nuovo Governo abbiamo già presentato le nostre proposte”.
Le proposte della CNA
1. Rendere deducibile al 100% l’IMU pagata sugli immobili strumentali dal reddito d’impresa a partire già dall’anno d’imposta 2019 (come richiesto al sottosegretario del Ministero dell’economia Antonio Misiani, intervenuto alla presentazione dell’indagine alla CNA nazionale, dove ha dichiarato la disponibilità a prendere in considerazione la proposta);
2. Ridurre la tassazione sul reddito delle imprese personali e sul lavoro autonomo, partendo dai redditi medio-bassi, utilizzando le risorse provenienti dalla “spending review” e dalla lotta all’evasione;
3. Rivedere la tassazione IRPEF delle imprese individuali e dei lavoratori autonomi;
4. Rivedere i criteri per l’attribuzione dei valori catastali degli immobili, al fine di allinearli ai valori di mercato ad invarianza di gettito;
5. Agevolare il passaggio generazionale delle imprese individuali tramite la completa neutralità fiscale delle cessioni d’azienda, come previsto in caso di conferimento;
6. Evitare di spostare sulle imprese gli oneri dei controlli attraverso un uso intelligente della fatturazione elettronica BtoB, eliminando il “reverse charge” applicato all’IVA, lo “split payment” nonché la ritenuta dell’8% applicata sui bonifici relativi a spese per cui sono riconosciute le detrazioni fiscali.