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Sistri e IMU sui capannoni, due buone notizie per le imprese grazie a CNA

Due buone notizie per le imprese: abolito il Sistri dal 1° gennaio 2019 e raddoppiata la deducibilità dell’IMU su capannoni, laboratori e negozi. Questi risultati sono stati ottenuti grazie al deciso e costante impegno sindacale della CNA.

La lunga telenovela del Sistri, il Sistema elettronico di tracciabilità dei rifiuti per le imprese con più di 10 dipendenti che producono e trasportano rifiuti pericolosi, sembra essere finalmente arrivata alla puntata finale. Il Governo ha annunciato che il Sistri sarà abolito dal 1° gennaio 2019. Il provvedimento sarà contenuto nel ‘Decreto semplificazione’ che sarà approvato a breve dal Consiglio dei Ministri.

La CNA apprezza questa decisione, dopo aver chiesto per anni  l’abolizione di questo inutile e costoso sistema a carico delle imprese. Il Sistri infatti non ha mai funzionato e ha sicuramente impedito che si mettesse a punto nel nostro Paese un sistema efficace e semplice di tracciabilità dei rifiuti pericolosi. In tutti questi anni la CNA ha chiesto in moltissime occasioni e in tutte le sedi istituzionali di rivedere questo sistema. Oggi finalmente sembra essere arrivata la conclusione.

A questo punto sarà finalmente possibile, con la collaborazione delle associazioni delle imprese, costruire un nuovo strumento per tracciare i rifiuti pericolosi basato su una struttura semplice e ad alta efficienza. Dovrà essere, in pratica, il contrario del Sistri, un sistema che si è dimostrato sempre molto complicato e inefficiente.

Un altro fronte su cui la CNA da anni si batte è la deducibilità integrale dell’IMU su capannoni, laboratori e negozi. Finalmente è stato compiuto un passo importante verso quest’obiettivo.

Un emendamento alla Manovra economica in fase di approvazione raddoppia l’attuale livello di deducibilità dal 20 al 40 per cento, riconoscendo, sia pure parzialmente, che gli immobili strumentali (cioè capannoni, laboratori, negozi) non costituiscono un bene di lusso, ma sono indispensabili all’attività d’impresa e alla creazione di lavoro.

La CNA aveva chiesto a questo governo atti concreti in favore degli artigiani e delle piccole imprese e continua a chiederli.
Anche in occasione dell’incontro che si è svolto il 9 dicembre tra le principali sigle di rappresentanza delle imprese, tra cui CNA, con il ministro dell’Interno Matteo Salvini e con il sottosegretario Giancarlo Giorgetti, e in quello dell’11 dicembre al Mistero dello Sviluppo Economico con il ministro Luigi Di Maio, abbiamo ribadito la necessità di una manovra che sia orientata sempre di più agli investimenti e al rilancio delle infrastrutture in generale e che abbia attenzione alle opere di manutenzione, che sono quelle più vicine e con maggiori ricadute sul sistema delle piccole imprese. Abbiamo inoltre sollecitato la questione della modifica della legge sugli appalti per semplificare le procedure e permettere alle piccole imprese una reale partecipazione.

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