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Molti artigiani e imprenditori CNA Piemonte Nord all’assemblea nazionale CNA

Una numerosa delegazione di artigiani e imprenditori della CNA Piemonte Nord, insieme al presidente Donato Telesca e al direttore Elio Medina, ha partecipato all’assemblea nazionale della CNA che si è svolta sabato 17 novembre 2018 a Milano. Insieme ad oltre duemila artigiani di tutt’Italia abbiamo mostrato la forza e l’importanza degli artigiani e dei piccoli imprenditori per l’economia italiana.

Il presidente nazionale CNA Daniele Vaccarino nel corso del suo intervento ha affrontato molti temi, dalla Legge di Bilancio all’innovazione, dalla globalizzazione alla crescita e la sicurezza.

Riguardo la Legge di Bilancio “speravamo – ha detto Vaccarino – in una maggiore attenzione verso le piccole imprese. Non vorremmo che il nostro Osservatorio ‘Comune che vai, fisco che trovi’ nel 2019 debba registrare una crescita della già insopportabile pressione fiscale. Confidiamo, tuttavia, che lungo il percorso parlamentare possono essere almeno aumentate le risorse destinate agli investimenti, all’innovazione, alle competenze”.

Vaccarino ha citato come misure positive la sterilizzazione degli aumenti dell’IVA, la proroga delle detrazioni per le ristrutturazioni e l’efficientamento energetico. Misure che hanno dato prova di grande efficacia sia nella riqualificazione del patrimonio immobiliare sia nel dinamismo recato in un settore importante come quello dell’edilizia e dell’impiantistica.

“Una certa attenzione alle piccole imprese – ha continuato – è visibile nella previsione del riporto delle perdite che completa il reddito per cassa, nell’estensione del forfait a 65 mila euro, nella tassazione ridotta su investimenti e occupazione incrementale. Misure utili per alleviare l’insostenibile peso del fisco sull’artigianato e le piccole imprese, che noi sollecitiamo da anni. Certo, non avremmo voluto trovare l’eliminazione dell’IRI e del superammortamento. A cui, peraltro, si aggiunge lo sblocco delle aliquote sui tributi degli enti locali che dopo quattro anni sono autorizzati ad aumentare la tassazione. Così, invece dell’attesa eliminazione dell’Imu sui capannoni, rischiamo di ritrovarci una fiscalità locale sempre più pesante e differenziata“.

Per la CNA c’è la necessità di ridurre la spesa pubblica corrente e di concentrare la spesa sugli investimenti in capitale umano e in opere sul territorio. Investire nelle grandi infrastrutture, tra queste la TAV, opera che non deve essere fermata, ma che deve continuare il suo cammino. Decisamente importanti sono anche le piccole opere, per le quali anche gli artigiani e le piccole imprese vogliono avere reale accesso attraverso gli appalti. “Non possiamo accettare – ha aggiunto Vaccarino – di esserne esclusi. Vogliamo poter mettere a disposizione del Paese tutto quello che sappiamo fare e che sappiamo fare bene. Il nostro compito rimane quello di sempre: fare impresa, lavorare molto e con passione, prendere decisioni e fare scelte anche difficili, aperti al mercato e a nuove avventure imprenditoriali”.

All’assemblea che ha visto una platea di oltre duemila artigiani di tutt’Italia, ha partecipato anche il vicepremier e Ministro degli Interni Matteo Salvini. I vertici della CNA, martedì 20 novembre, hanno poi incontrato anche Luigi Di Maio, vicepremier e Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico. Interventi durante i quali sono arrivate aperture, che ora attendiamo possano diventare risposte concrete ad alcune nostre esigenze. Al Governo abbiano detto che siamo stufi di continue promesse poi mai rispettate.

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