La Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha stabilito che il riposo settimanale regolare a bordo del veicolo è considerato come non goduto, poiché viene effettuato in condizioni ritenute non idonee in base alla normativa vigente.
Il ministero dell’Interno italiano ha quindi recepito la decisione e ha stabilito il divieto di riposo regolare in cabina, introducendo una specifica sanzione per tale violazione.
Quindi, se questa situazione dovesse essere accertata nel caso di un controllo su strada, può essere contestata la violazione del Codice della strada. Naturalmente, visto che la violazione può essere accertata esclusivamente nel momento in cui viene commessa, ne consegue il ritiro dei documenti di guida con intimazione a non riprendere il viaggio fino al completamento del prescritto riposo nella modalità corretta.
La legge prevede infatti che i conducenti abbiano la possibilità di effettuare i periodi di riposo settimanali regolari in un luogo che fornisca condizioni di alloggio idonee e adeguate. La cabina di un camion, per la Corte di Giustizia dell’Unione Europea, non è considerato un luogo di riposo idoneo a periodi di riposo più lunghi. Ritenere quindi che i periodi di riposo settimanali regolari possano essere effettuati a bordo del veicolo implicherebbe che un conducente possa effettuare la totalità dei propri periodi di riposo nella cabina del veicolo, contrastando manifestamente con l’obiettivo del miglioramento delle condizioni di lavoro dei conducenti perseguito dal regolamento 561/2006.
Per informazioni, CNA Fita Piemonte Nord, Marco Pasquino, tel. 0161 251687 oppure 0321 33388.