Avvio delle celebrazioni per il 70° della CNA nazionale con il presidente emerito Napolitano, il ministro Boschi e il presidente dell’Associazione Vaccarino
Si è svolto nella mattina di martedì 5 luglio nella sede CNA nazionale a Roma l’evento che ha dato il via alle celebrazioni del 70° dell’Associazione. La CNA Piemonte Nord era presente con il presidente Donato Telesca, il vice Franco Lobascio e il direttore Elio Medina. Importanti gli interventi del Presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, del Ministro delle riforme Maria Elena Boschi e del presidente nazionale della CNA Daniele Vaccarino. Ne riportiamo alcuni significativi passaggi.
“Sono qui – ha detto il Presidente emerito Giorgio Napolitano – per tutto quello che avete rappresentato per la società e la democrazia italiana”.
Parlando poi della riforma della Costituzione Napolitano ha affermato: “Riuscire a far prevalere il senso dell’interesse comune al di là della libera competizione politica tra forze diverse, non è qualcosa di impossibile, di utopistico, è qualcosa che abbiamo saputo fare in periodi decisivi della nostra storia politica e dobbiamo mostrarci capaci di tornare a farlo”.
Il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi ha ricordato che “due anni fa la situazione economica era molto più difficile di oggi, sicuramente ci sono stati dei miglioramenti in questo tempo. Oggi, dopo due anni di governo, possiamo dire che il Paese si è rimesso in moto. La riforma costituzionale diventa centrale perché consente di fare tutte le altre riforme, perché avendo un sistema più semplice e garantendo una maggiore stabilità politica consente di affrontare le altre riforme con il tempo sufficiente per attuarle e svilupparle”.
“L’Italia – ha affermato il presidente della CNA Daniele Vaccarino – è destinata al declino senza un radicale processo di riforma e di modernizzazione dei sistemi in cui è organizzata la nostra vita economica e sociale e delle nostre istituzioni. Riteniamo quindi molto importante non solo che le riforme vengano approvate, ma soprattutto che vengano attuate efficacemente. Sappiamo, per averlo visto tante volte nel passato, quanto sia facile scivolare nel fondo delle occasioni mancate. E’ proprio alla luce di queste ragioni che riteniamo si debba guardare la proposta di riforma costituzionale, su cui in autunno saremo chiamati ad esprimerci, nei suoi validi obiettivi di fondo, andando oltre i singoli specifici aspetti, su cui naturalmente si possono avere pareri difformi”.