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Borse di plastica, ecco cosa cambia dal 1° gennaio 2018

E’ entrata in vigore il 1° gennaio 2018 la normativa sulla commercializzazione delle borse di plastica leggere.  Anche i sacchetti per alimentari devono essere biodegradabili e compostabili e non possono essere ceduti gratuitamente.
Le nuove norme riguardano i sacchetti leggeri utilizzati per trasportare la spesa, quelli più leggeri usati per imbustare:
– Frutta venduta sfusa
– Verdura venduta sfusa
– Carne
– Pesce
– Prodotti da forno e di gastronomia.

Tutti i sacchetti leggeri e ultraleggeri devono essere ceduti esclusivamente a pagamento, come avviene adesso per le borse di plastica monouso da spesa in vendita alle casse dei negozi e supermercati al prezzo di 10 centesimi circa.
Nello scontrino fiscale deve essere riportata la cessione del sacchetto biodegradabile e indicato separatamente nel registro corrispettivi.
Questi sacchetti non potranno essere riutilizzati una seconda volta per fare la spesa: il divieto è imposto per motivi igienici.

Sono interessate da questa novità normativa:
– le attività artigianali/industriali con vendita al cliente di merci e prodotti per i quali si ritiene prudenzialmente che, se forniscono anche le borse per il trasporto dei beni, devono accertarsi di fornire borse in plastica conformi;
– le attività di commercio all’ingrosso e/o all’utente finale che dovranno accertarsi di fornire borse in plastica conformi;
– le attività di produzione delle borse di plastica, che dovranno essere prodotte secondo la normativa vigente.

Tutte le novità in questo approfondimento realizzato dalla CNA.

La CNA critica il provvedimento e chiederà di farlo modificare già dalla prossima legislatura.

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